Itinerario turistico

Il Parco Atcheologico dei Taureani

Il Parco Archeologico dei Taureani

“Bello ne è il sito, e vi si gode un cielo ed un orizzonte incantevoli: il terreno è fertile ed agevole ad essere ben coltivato; ed il suolo, ora sparso di rigogliosi vigneti, è opportunamente disposto e tutto acconcio alla edificazione di una città. Ciò non poteva passare inosservato ai primi popoli che vennero ad abitare queste contrade; e già abbiamo notizie, dalle quali agevolmente si rileva che la città di Tauriana dovette essere una delle prime a sorgere in questo estremo d’Italia.”

Così scriveva Antonio De Salvo nel 1886, medico e storico palmese, nella sua prima opera, corredata da una carta topografica che avrebbe guidato, più di un secolo dopo, i picconi degli archeologi nel riportare alla luce le vestigia delle antiche civiltà che abitarono il luogo oggi divenuto il PARCO ARCHEOLOGICO DEI TAURIANI “Antonio De Salvo”.

Non più vigneti, ma rigogliosi ulivi, trascolorando in macchia mediterranea a strapiombo sul Mar Tirreno, adornano il pianoro calabrese all’imbocco settentrionale dell’antico Fretum Siculum, odierno Stretto di Messina, e il suggestivo scenario delle Isole Eolie all’orizzonte, con gli spettacolari tramonti sullo skyline, completano una visuale su questo terrazzo naturale situato nel territorio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

La città di Turianum

La Città di Taurianum, prende il nome dal popolo italico che l’ha abitata, i Tauriani, un popolo da scoprire per la sua stupefacente storia. Taurianum è un luogo così antico, la cui storia si confonde con la mitologia greca e romana:

il mito di Ercole Boario, paredro di Astarte che si collega anche alla famosa impresa condotta da Ercole, che portò i tori di Gerione dalla Spagna sino alla Grecia, passando proprio dalle coste della odierna Calabria e da Tauriana. Ercole è una figura della mitologia romana, la versione italica del culto dell’eroe greco Eracle, introdotto probabilmente presso i popoli Sanniti e Tauriani dai coloni greci, forse dalle colonie di Cuma e Locri, e presso i Latini e i Sabini dal culto etrusco ad Hercle;

I miti, dall'eroe Tauro fondatore di Tauriana a Donna Canfora

Sempre a Tauriana è ambientata un’altra antica leggenda, quella dell’eroe Tauro che avrebbe fondato la Citta di Tauriana e di Taormina in Sicilia, il cui regno era dall’attuale Piana di Gioia Tauro fino a oltre Reggio.

Dalla mitologia greca arrivano due leggende: il Mito di Donna Canfora, la cui narrazione rimanda al rapimento di Persefone, figlia di Demetra, da parte del Dio Ade; l’altra riferita al Mito di Oreste, figlio di Agamennone e di Clitennestra, che con la sorella Ifigenia, per espiare le colpe per l’uccisione della Madre, vennero nella “Tauride” dove, su consiglio dell’Oracolo, avrebbero trovato un fiume con 7 affluenti, il Metauros – ancora oggi il toponimo “Porto Oreste” ricorda l’evento.

 

I ritrovamenti archeologici

La straordinaria ubicazione a livello strategico ha favorito frequentazioni umane già durante il Neolitico (V millennio a.C.) e insediamenti stabili a partire dal Bronzo Medio (XVII-XIV a.C.). Ma è nel IV sec. a.C. che un popolo italico, i Tauriani, vi si stabilirà fondando una città di cui rimangono visibili ancora oggi, all’interno del parco che ne ha preso il nome, le tracce di due fasi storiche: il primo abitato italico (IV-III sec.a.C.) e la casa del mosaico (II-I sec. a.C.), nella cui sala da banchetto è stato rinvenuto uno splendido esempio di emblema vermiculatum, un mosaico raffigurante una scena di caccia all’orso, oltre a frammenti di klinai bronzee con inserti in argento.

Ad una successiva fase romana appartengono, invece, importanti testimonianze risalenti all’epoca imperiale: i resti di una strada basolata in pietra dura locale larga 5 metri, asse viario della città romana che conduceva all’ingresso di un edificio per spettacoli naturalmente incastonato in un declivio naturale, che si stima avesse la capienza di 2500-3000 posti a sedere, e il santuario urbano, il cui podio templare ne sottolinea l’antica imponenza agli occhi di chi per mare raggiungeva questa costa dal versante nord.

 

La Torre di Pietre Nere

Oggi è la Torre di Pietrenere (visitabile), acquerellata nel pregiato Codice Carratelli, per secoli attiva nel sistema difensivo costiero avverso le flotte saracene, a stagliarsi come ultima guardiana sui 3 ettari del parco dal suo arrocco panoramico sul punto più alto del pianoro, e di nuovo accessibile a chi volesse farsi ispirare da una strabiliante vista mozzafiato.

 

San Fantino

E, dopo essere stati travolti dalla bellezza inusitata del paesaggio e dei resti archeologici che ricordano leggende mitologiche e avvenimenti storici narrate dalle guide, attraverso un breve percorso che costeggia il mare cristallino della Costa Viola, si giunge al complesso di San Fantino il Cavallaro, il santo più antico della Calabria (294-336 d.C.). Un’affascinante cronistoria architettonica si sviluppa a ritroso, partendo dalla chiesa di veneranda memoria, più volte riedificata in seguito ai violenti terremoti succedutesi nei secoli, passando per le stratificazioni attraverso le fondamenta di una basilica altomedievale triabsidata, la cui fattura è riconducibile a monaci Medio Orientali, per finire al di sotto della sua navata centrale, in un ambiente ipogeo interessato da pregiati lacerti di affreschi, bolli laterizi e con una fonte d’acqua sorgiva al suo interno dal nome antichissimo “aghiasma” la Fonte Sacra, che ricorda riti e culti antichissimi come quello dell’incubatio: la Cripta paleocristiana di San Fantino, originario luogo di sepoltura del santo taumaturgo e preziosissima testimonianza del formidabile culto tramandato di generazione in generazione nel corso dei secoli, dove ancora vi sono i segni di fede, di culture ed epoche diverse, che saranno narrate dalle guide del Parco, per chi vorrà ascoltarle.

Galleria fotografica

Il Parco Archeologico dei Taureani

Riferimenti:

Parco Archeologico dei Tauriani “Antonio De Salvo” Via del Vescovado Taureana di Palmi (Città Metropolitana di Reggio Calabria. Parco istituito e riconosciuto dal Ministero della Cultura.

GESTIONE: volontariato culturale senza scopo di lucro, gli introiti del biglietto, dei servizi di guida e altri servizi a pagamento, sono utilizzati per le spese di gestione e il mantenimento del sito.

ASSOCIAZIONE: Movimento Culturale S. Fantino O.D.V.   

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    Parco Archeologico dei Tauriani “Antonio De Salvo” Via del Vescovado Taureana di Palmi (Città Metropolitana di Reggio Calabria. Parco istituito e riconosciuto dal Ministero della Cultura.

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