Il Parco Archeologico dei Taureani
“Bello ne è il sito, e vi si gode un cielo ed un orizzonte incantevoli: il terreno è fertile ed agevole ad essere ben coltivato; ed il suolo, ora sparso di rigogliosi vigneti, è opportunamente disposto e tutto acconcio alla edificazione di una città. Ciò non poteva passare inosservato ai primi popoli che vennero ad abitare queste contrade; e già abbiamo notizie, dalle quali agevolmente si rileva che la città di Tauriana dovette essere una delle prime a sorgere in questo estremo d’Italia.”
Così scriveva Antonio De Salvo nel 1886, medico e storico palmese, nella sua prima opera, corredata da una carta topografica che avrebbe guidato, più di un secolo dopo, i picconi degli archeologi nel riportare alla luce le vestigia delle antiche civiltà che abitarono il luogo oggi divenuto il PARCO ARCHEOLOGICO DEI TAURIANI “Antonio De Salvo”.
Non più vigneti, ma rigogliosi ulivi, trascolorando in macchia mediterranea a strapiombo sul Mar Tirreno, adornano il pianoro calabrese all’imbocco settentrionale dell’antico Fretum Siculum, odierno Stretto di Messina, e il suggestivo scenario delle Isole Eolie all’orizzonte, con gli spettacolari tramonti sullo skyline, completano una visuale su questo terrazzo naturale situato nel territorio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.