L’export calabrese al tempo del Covid

Adolfo Rossi – Esperto nella pianificazione e programmazione dei processi di internazionalizzazione.

Nelle scorse settimane è stato presentato il XVIII Rapporto “Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori” presentato da ICE-Agenzia con la collaborazione di Prometeia.

Lavoro che ha evidenziato, a causa degli effetti “disruptive” del Covid-19, una diminuzione del commercio mondiale di beni manufatti di oltre il 7% ritornando ai volumi di 5 anni fa. Comunque, le prime rivelazioni dell’’andamento degli scambi nell’ultimo semestre 2021, rafforzano quanto riportato nel rapporto circa le buone prospettive per il Made in Italy per l’anno 2021, per settori come l’Alimentare e l’Arredo (+8,5% e +8,4%) oltre a quello Farmaceutico. Tali risultati potranno essere raggiunti se il mondo delle imprese italiane si concentrerà su digitalizzazione, sostenibilità ed innovazione, driver che influenzeranno politiche industriali, modelli di produzione e consumo nell’epoca post-Covid.

Nel contesto nazionale l’export calabrese, negli ultimi anni, è rimasto sostanzialmente stabile riuscendo a rimanere agganciato alla crescita nazionale del Made in Italy e riducendo l’effetto della difficoltà sistemica a presidiare stabilmente mercati extraregionali. Ma, nel 2020, la Calabria, a seguito degli effetti negativi legati al Covid-19, ha registrato un calo del proprio export che ha influito negativamente sulla propria bilancia commerciale regionale. Secondo i dati dell’Istat, infatti, la diminuzione è stata pari a 16,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A contribuire negativamente, sicuramente, il rallentamento degli scambi commerciali legati al lockdown. Il rilevamento di questo dato negativo delle esportazioni calabresi fa emergere come la Calabria, rispetto alla media nazionale e meridionale, ha risentito in misura più forte del decremento. Se la flessione su base nazionale è stata pari al 9,7%, quella calabrese risulta più marcata come anche rispetto al dato del Sud Italia pari al 13,7 per cento.

Tabella 1 – Esportazioni per ripartizione territoriale e regione. Gennaio-dicembre 2019 e 2020
Ripartizioni e regioni 2019 2020 2019/2020
milioni di euro % milioni di euro % variazioni %
           
Nord-centro 426.044 88,7 386.254 89,1 -9,3
Nord-ovest 182.196 37,9 162.587 37,5 -10,8
Piemonte 46.903 9,8 40.951 9,4 -12,7
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 701 0,1 563 0,1 -19,6
Liguria 7.103 1,5 7.051 1,6 -0,7
Lombardia 127.488 26,5 114.022 26,3 -10,6
Nord-est 156.353 32,5 143.600 33,1 -8,2
Trentino-Alto Adige/Südtirol 9.095 1,9 8.372 1,9 -7,9
Bolzano/Bozen 5.099 1,1 4.922 1,1 -3,5
Trento 3.996 0,8 3.450 0,8 -13,7
Veneto 65.142 13,6 59.812 13,8 -8,2
Friuli-Venezia Giulia 15.495 3,2 14.268 3,3 -7,9
Emilia-Romagna 66.621 13,9 61.148 14,1 -8,2
Centro 87.495 18,2 80.067 18,5 -8,5
Toscana 43.242 9,0 40.572 9,4 -6,2
Umbria 4.315 0,9 3.762 0,9 -12,8
Marche 12.236 2,5 10.809 2,5 -11,7
Lazio 27.701 5,8 24.924 5,7 -10,0
Sud e Isole 49.856 10,4 43.041 9,9 -13,7
Sud 34.698 7,2 32.486 7,5 -6,4
Abruzzo 8.712 1,8 8.171 1,9 -6,2
Molise 755 0,2 951 0,2 26,0
Campania 12.345 2,6 11.551 2,7 -6,4
Puglia 8.962 1,9 8.117 1,9 -9,4
Basilicata 3.445 0,7 3.294 0,8 -4,4
Calabria 480 0,1 402 0,1 -16,2
Isole 15.158 3,2 10.555 2,4 -30,4
Sicilia 9.498 2,0 7.195 1,7 -24,2
Sardegna 5.659 1,2 3.360 0,8 -40,6
Province diverse e non specificate 4.453 0,9 4.264 1,0 -4,2
ITALIA 480.352 100,0 433.559 100,0 -9,7
Fonte: ISTAT

 

Il calo maggiore sull’export ha riguardato le Isole e le regioni del Nord-Ovest che hanno fatto registrare rispettivamente un calo sulle merci esportate del 30,4% e del 10,8%. In questo contesto nazionale, l’export calabrese è calato rispetto ad altre aree territoriali, continuando, come avviene ormai da anni, a far registrare il più basso valore delle esportazioni sul totale in Italia – lo 0,1 per cento.

In valori assoluti, in questo anno, la Calabria ha perso – rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – 78 milioni di euro passando da 480 milioni di euro del 2020 a 402 del 2020.

Le prime tre destinazioni per quota sul totale delle esportazioni dalla Regione Calabria sono: USA 13.5%, Germania 10.5% e Francia 9.3%. Mentre, I primi tre macrosettori per quota di esportazioni dalla Regione Calabria verso il Mondo: Agroalimentare 51.7%, Metalmeccanica 21.8% e Chimica 21.8%

 

Tav2 – Esportazioni delle regioni del Sud per settore di attività economica. Gennaio-dicembre 2020 (a)
            (quote e variazioni percentuali)
 
SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA Calabria  
Quote (b) Var. % (d)
2019 2020 2020
    2019
A Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca 0,7 0,7 -0,5
B Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere .. .. 35,3
C Prodotti delle attività manifatturiere 0,1 0,1 -15,6
CA Prodotti alimentari, bevande e tabacco 0,4 0,4 -8,8
CB Prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori .. .. -44,7
    13  Prodotti tessili .. .. 16,4
    14 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) .. .. -50,7
    15 Articoli in pelle e simili .. .. -59,7
CC Legno e prodotti in legno; carta e stampa .. 0,1 5,0
    16 Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,2 0,2 9,3
    17+18 Carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati .. .. -39,5
CD Coke e prodotti petroliferi raffinati .. -100,0
CE Sostanze e prodotti chimici 0,3 0,3 -13,8
CF Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici .. .. 5,1
CG Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,1 0,1 -9,6
   22 Articoli in gomma 0,1 0,1 -5,6
   23 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi .. .. -23,9
CH Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 0,1 0,1 -10,9
CI Computer, apparecchi elettronici e ottici .. .. -49,4
CJ Apparecchi elettrici .. .. -35,8
CK Macchine ed apparecchi n.c.a. .. .. -19,8
CL Mezzi di trasporto 0,1 0,1 -38,5
    291 Autoveicoli .. .. -37,0
CM Prodotti delle altre attività manifatturiere .. .. -27,6
310 Mobili .. .. -18,1
D Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 0,2 0,1 -74,6
Altri prodotti n.c.a. 0,3 0,2 -43,6
TOTALE   0,1 0,1 -16,2
Fonte: Istat, Statistiche del commercio estero
(a) Dati provvisori
(b) Quote calcolate sul totale nazionale del settore
(c) Quote calcolate sul totale della ripartizione
(d) Variazione calcolata sui flussi del periodo dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
(e) Per la forte erraticità delle serie storiche e gli esigui valori degli aggregati le relative variazioni non sono riportate
(-) Il fenomeno non esiste
(..) I dati non raggiungono la metà dell’ordine minimo considerato
(+++) Per variazioni superiori a 999,9 per cento

A pesare in negativo sull’export calabrese è stata la diminuzione delle esportazioni delle merci prodotte in regione in tutti i settori ad accezione di alcuni settori di attività economica come: i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere, i prodotti tessili e quelli farmaceutici.

VARIAZIONE TENDENZIALE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE TENDENZIALE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER AREA UE27 ED EXTRA UE27.

Gennaio-dicembre 2020, contributi alla variazione in punti percentuali e variazioni percentuali tendenziali

 

 

Da un punto vista geografico le esportazioni calabresi verso l’Unione Europea hanno fatto registrare un calo del 23,5% secondo solo alla Sardegna. Meno marcato, invece, la flessione di merci verso i Paesi Extra-Europei facendo segnare un -9,5%.   Considerando il dato export verso i Paesi extra-europei, la Calabria è in linea con le altre regioni italiane, ad accezione del Molise (+42,3%) e della Liguria (+9,6%): dato che fa emergere come esiste una buona resilienza delle aziende calabresi.

La ripresa di domanda attesa in molti mercati nel 2021 non si trasformerà, in ogni caso, in un ritorno al passato tout court. La crisi del 2020 ha fatto emergere fattori competitivi che favoriscono il successo delle imprese sui mercati internazionali, favorendo alcuni settori e danneggiandone altri. Basti pensare, nell’ultimo anno, che i flussi dei beni legati all’emergenza (dai dispositivi di protezione, ai prodotti farmaceutici, al materiale medico/sanitario) sono cresciuti in valore del 17% su base nazionale. Il settore più strettamente connesso all’emergenza sanitaria, la chimica farmaceutica, ha sperimentato un’espansione della domanda internazionale dell’8% con piccoli riflessi positivi anche in Calabria.

Il peso delle esportazioni agroalimentari calabresi e la loro sostanziale tenuta nei mercati esteri segnalano, quindi, che anche in Calabria esistono imprese competitive sui mercati internazionali. Pur essendo di nicchia e di ridotte dimensioni, questi casi di successo hanno lavorato per posizionarsi su nuovi mercati in cui la competizione che conta non fa leva esclusivamente sui prezzi, ma sulla qualità: è vincente differenziarsi dagli altri perché consente di intercettare la crescente domanda di prodotti agro-alimentari con determinate caratteristiche organolettiche e salutistiche, di tracciabilità dell’intero processo produttivo, di identificazione con un territorio. Si tratta di una domanda espressa da consumatori che sono disposti a pagare un prezzo più elevato pur di acquistare prodotti di elevata qualità e che veicolano messaggi di eco-sostenibilità e di appartenenza ai luoghi. Soddisfare queste “nuove” esigenze dei consumatori richiede necessariamente modernizzare le produzioni, attraverso continui contenuti innovativi. Si tratta di un fenomeno che in Calabria ha interessato aziende del settore dell’ortofrutta e della frutticoltura calabrese, vitivinicole, dell’olivicoltura, dei prodotti tipici e quelli del settore lattiero-caseario. In questa direzione va anche la policy regionale di promozione dell’agroalimentare “Made In Calabria” puntando sulla “Dieta Mediterranea” enfatizzando il “Seven Countries Study”, iniziato da Ancel Keys nel Minnesota nel 1947 e conclusosi attraverso indagini sul campo nel 1957 a Nicotera (VV).

Per essere competitivi e vincenti è necessario, inoltre, far dialogare l’internazionalizzazione con la digitalizzazione creare quell’ambiente fatto di: digitalizzazione, prodotti che guardano alla salute e al benessere e sono attenti all’ambiente in linea con quanto enfatizzato dal rapporto ICE Agenzia/Prometeia.

Sitografia:

XVIII Rapporto “Evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori” –  ICE Agenzia in collaborazione con Prometeia – https://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/RapportoICE_2021_Web.pdf

Esportazioni delle Regioni Italiane – Istat  : https://www.istat.it/it/archivio/254929

Italy Map – SACE – : https://www.sacesimest.it/italy-map/dettaglio?countryCode=IT&regionCode=18