Archives: Marzo 31, 2022

Gruppo Professionisti: Imprese femminili, un bando della Regione Calabria

 

CONTRIBUTI IMPRENDITORIA FEMMINILE REGIONE CALABRIA
Il bando della Regione Calabria a favore dell’imprenditoria femminile è finalizzato a promuovere l’adozione e l’impiego di nuove tecnologie nelle piccole imprese e, nello specifico, è volto a sostenere la creazione e lo sviluppo di imprese femminili con progetti caratterizzati da elementi di innovatività.
INVESTIMENTI
Gli investimenti oggetto del sostegno concesso devono possedere elementi relativi ad almeno una delle caratteristiche d’innovazione che seguono:
• innovazione di processo / prodotto/servizio ovvero la realizzazione di un nuovo metodo di produzione o di distribuzione, o significativo miglioramento di quello esistente, ottenuto attraverso cambiamenti delle tecniche e/o delle attrezzature;
• innovazione organizzativa intesa come innovazione nella gestione delle risorse umane con ricadute positive in termini di conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro, oppure innovazione organizzativa tramite di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, migliorandone la produttività e/o riducendone i costi di gestione;
• innovazione di marketing ovvero l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportino significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità;
• eco – innovazione ovvero investimenti volti ad una riduzione significativa degli impatti delle attività produttive sull’ambiente (diminuzione della quantità/pericolosità di emissioni / rifiuti, risparmio / efficienza energetica, uso razionale delle materie prime) sia a livello di processo sia di prodotto;
• safety – innovazione ovvero investimenti volti a migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa.
BENEFICIARI
Possono candidarsi per beneficiare dell’intervento messo a disposizione dalla Regione Calabria le piccole imprese femminili, non quotate, iscritte da meno di 5 anni al registro delle imprese e che soddisfano le seguenti condizioni cumulative:
• non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa;
• non hanno ancora distribuito utili;
• non sono state costituite a seguito di fusione.
Il Bando precisa cosa si intende per imprese femminili:
• nel caso di società di persone e di capitali, le imprese in cui le donne detengano quote di partecipazione pari ad almeno i 2/3 e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione;
• nel caso di società cooperativa le imprese in cui il numero di donne socie è in misura non inferiore al 70% della compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
• lavoratrici autonome, titolari di Partita Iva;
• ditte individuali, il cui titolare sia una donna.
SPESE AMMISSIBILI
Le spese sono ammissibili dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di contributo e sono le seguenti:

• Suolo Aziendale in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili;
• Immobili e Opere murarie, in misura non superiore al 30% dei costi totali ammissibili;
• Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
• Arredi nuovi di fabbrica, in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili;
• Costi di investimento immateriali;
• Studi di fattibilità economico-finanziaria entro il limite del 2% dei costi totali ammissibili;
• Spese per consulenza specialistica in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili;
• Imposta di registro, se afferente all’operazione;
• Spese per consulenze legali, parcelle notarili e spese relative a perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, se direttamente connesse all’operazione cofinanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;
• Spese afferenti all’apertura di un conto bancario esclusivamente dedicato all’operazione;
• Spese per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari;
• Canoni di locazione immobili in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili;
• Costi per personale dipendente, inclusi i soci lavoratori nel caso di cooperative, nel limite massimo del 25% dei costi totali ammissibili.

CONTRIBUTI CONCEDIBILI
È prevista la concessione di un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a sportello. L’intensità dell’aiuto concedibile, in relazione alle spese ammissibili, è pari all’80%. L’importo minimo di aiuto concedibile è di € 100.000, mentre quello massimo è di € 400.000,00. Il totale dell’investimento non deve essere minore di € 100.000,00.
Inoltre, il contributo non è cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, per le stesse spese ammissibili.
VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
L’esame delle richieste di contributo è effettuato con le modalità valutative a sportello in base all’ordine cronologico di ricevimento secondo i seguenti elementi:
• ricevibilità;
• ammissibilità;
• valutazione di merito.
COME FARE DOMANDA
Le domande di partecipazione al bando della Regione Calabria a sostegno dell’imprenditorialità femminile dovranno essere redatte secondo l’apposito MODELLO ed andranno quindi presentate entro le ore 13.00 del 6 Aprile 2022 esclusivamente per via telematica, attraverso piattaforma informatica, previa registrazione e seguendo le istruzioni riportate nella Guida utente allegata a fine articolo.

riferimenti per informazioni: 

Giuseppe Palaia: +39 335 716 9171

Paolo Germanò: +39 339 470 3683


Bando Ciclovie Calabria: scade il 22 marzo! Un aiuto dal “Gruppo Professionisti” di CalabriaCondivisa”

REGIONE CALABRIA

PIANO DI AZIONE E COESIONE (PAC) 2014/2020 AVVISO PUBBLICO

 

Selezione e il Finanziamento di interventi per il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerte e fruizione turistica della ciclovia dei Parchi della Calabria

 

 

Stato: Attivo. Il bando scade il 22.03.2022 ore 12.00.

 

 INVIO

 

pec dipartimento.ambienteterritorio@pec.regione.calabria.it

oppure

Raccomandata A/R a: Regione Calabria-Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente c/o Cittadella Regionale Viale Europa Loc. Germaneto 88100 Catanzaro.

 

OGGETTO

 

Progetti per il miglioramento della qualità dell’offerta cicloturistica, tramite il sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche localizzate lungo la ciclovia dei parchi della Calabria. Si tratta di potenziare e qualificare i servizi turistici compresa l’accoglienza, la ricettività e l’accessibilità dei luoghi materiale e immateriale, l’innovazione di processi, di servizio, strategici ed organizzativi.

 

Settori di intervento:

 

cicloturismo, artigianato, agricoltura, enogastronomia.

 

Aree di intervento:

 

La sede operativa delle attività previste dal progetto deve ricadere in un buffer di 5 km per lato della Pista Ciclabile dei Parchi della Calabria per come tracciato e riportato nell’ Allegato A1 https://regione.calabria.it/website/portalmedia/bandi/2021-12/All.%20A1.pdf

 

L’immobile in cui si realizza il progetto imprenditoriale deve essere localizzato lungo la direttrice della ciclovia dei Parchi della Calabria entro un buffer max di 5 km.

Chi può partecipare:

 

  1. le piccole e medie imprese (PMI) tra le quali fanno parte le associazioni indipendentemente dalla loro forma giuridica purché esercitano un’attività economica;
  2. le persone fisiche che intendono costituire una impresa.

 

Le pmi costituite e costituende devono possedere uno o più dei seguenti codici ATECO 2007:

  • 30.00 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
  • 10.11 Ristorazione con somministrazione
  • 21.01 Noleggio di biciclette
  • 29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzatura da campeggio (incluse le biciclette)
  • 01.20 Altre lavanderie, tintorie
  • 31.00 Trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane
  • 39.09 Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri nca
  • 11.00 Attività delle agenzie di viaggio
  • 12.00 Attività dei tour operator
  • 90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolta dalle Agenzie di Viaggio.

 

 

 

Spese ammissibili (e limiti)

 

  1. a) progettazioni, studi di fattibilità economico-finanziaria, spese di fideiussione; ( 5% dell’investimento complessivo ammissibile )

 

  1. b) Macchinari, impianti (comprese le spese di progettazioni ingegneristiche), arredi ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale del proponente, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza; mezzi mobili, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;

(beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore o dal suo rappresentante o rivenditore. Non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati ad eccezione dei mezzi di trasporto collettivi omologati per minimo 9 persone e dei carrelli attrezzati per trasporto bici, direttamente funzionali all’attività dell’azienda e ad essa esclusivamente dedicati)

 

  1. c) interventi edilizi solo sul patrimonio edilizio esistente (riqualificazione, recupero, restauro e risanamento conservativo) nel rispetto delle norme edilizie e urbanistiche vigenti; (max 40% del contributo e previa perizia redatta da tecnico abilitato da allegare al formulario)

 

  1. d) servizi pubblicitari e di comunicazione atti alla promozione congiunta dei servizi offerti, della destinazione e del brand turistico regionale; (max 20% contributo ammissibile)

 

Spese non ammissibili

 

  1. le spese per acquisto di immobili e terreni;
  2. le spese notarili, quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, macchinari, impianti e attrezzature usati o non venduti direttamente dal produttore o dal suo rappresentante o rivenditore, le spese di funzionamento in generale e tutte le spese non capitalizzate;
  3. non sono altresì ammissibili le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati;
  4. non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria o con la formula del contratto “chiavi in mano”;
  5. i pagamenti non effettuati mediante bonifico effettuato da conto corrente bancario o postale dedicato;
  6. i titoli di spesa regolati per contanti o con assegni;
  7. non sono ammissibili spese per smartphone ed altri beni che, per loro natura, si prestano ad un uso ordinario al di fuori dell’attività economica nel cui ambito deve essere realizzato il progetto agevolato;
  8. i contributi in natura;
  9. l’IVA

 

Importo finanziabile:

 

Regime di aiuti de minimis

(massimale di 200 000 EUR per gli aiuti «de minimis» che un’impresa unica può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro, con eccezioni in alcuni settori, trasporti, agricoltura, pesca).

 

Contributo in conto capitale, concesso a copertura delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione delle spese per investimenti.

 

Cofinanziamento:

 

L’agevolazione può essere concessa con un’intensità di aiuto pari a:

  1. a) 70% delle spese ammissibili fino al contributo massimo concedibile in regime de minimis per i progetti presentati da imprese a prevalente gestione e partecipazione giovanile fino a 29 anni compiuti alla data di presentazione della domanda
  2. b) 60% delle spese ammissibili fino al contributo massimo concedibile in regime de minimis per progetti presentati da soggetti diversi dal punto a)

 

 

Modalità di erogazione del finanziamento:

 

  • (anticipazione), pari al massimo del 40% dell’importo del contributo concesso, è richiesta la fideiussione
  • seconda tranche di importo pari almeno al 40% dell’importo concesso
  • Saldo finale previo ricevimento della documentazione completa di rendicontazione.

 

 

Durata:

 

Gli investimenti previsti dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione.

 

 

Link:

Avviso https://regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view_bando.cfm?3855

 

 

 

Per informazioni e approfondimenti: avvmarinomariangela@gmail.com

 

 


La Corte Costituzionale e i doveri del Legislatore sul tema del fine vita

Di Ernesto Mancini.

Con la recente sentenza del 15 febbraio 2022 la Corte Costituzionale ha
dichiarato inammissibile il referendum abrogativo dell’art. 579 del codice
penale il quale punisce con una pena che va da sei a quindici anni di
reclusione “chiunque cagiona la morte di un uomo col consenso di lui.”
Se tale norma fosse stata abrogata si sarebbe potuto dare luogo, secondo i
promotori del referendum, alla c.d. “eutanasia legale” cioè al diritto, per
chi è affetto da malattia irreversibile e con sofferenze non sopportabili, di
richiedere l’assistenza di un medico per ottenere, previa sedazione profonda,
una morte liberatoria da una situazione insostenibile.
In realtà non è proprio così. La Corte ha spiegato che l’abrogazione tout
court della norma avrebbe legittimato condotte che vanno ben oltre il
caso dell’eutanasia.
Ora, per orientarsi in questa delicatissima materia sulla quale da anni vi sono
contrastanti posizioni di tipo politico ma anche giuridico, etico e religioso,
occorre fare una breve disamina dei casi più noti in cui si è proceduto al
trattamento di fine vita pur in presenza della norma penale sull’omicidio del
consenziente…

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