di Maria Loscrì

“La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme”.

Nel pensiero di Guido Piovene è racchiuso il senso ontologico della manifestazione organizzata a Parghelia sabato 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Inclusività, condivisione, accessibilità al Patrimonio Culturale sono gli elementi compresi nello slogan “Tutti inclusi!” che, nell’evento proposto dal Club per l’UNESCO di Vibo Valentia, dalle associazioni AICEM e MedEXperience ha trovato piena declinazione. Protagoniste della serata, ospitata dall’amministrazione comunale di Parghelia e dalla Proloco, sono state le comunità Arbëreshe, degli Occitani e dei Greci di Calabria, minoranze linguistiche che nel nostro territorio regionale hanno saputo e sanno ancora raccontare una storia secolare di tradizioni, usi, costumi che, seppur con fatica e sacrificio, continua a vivere nell’era della globalizzazione.

Promotors, Calabria Condivisa, CSV Catanzaro, Crotne e Vibo Valentia sono le strutture del terzo settore che hanno supportato l’organizzazione dell’evento.

Amalia Alia, Vera Console e Antonio Salvatore Maio hanno letteralmente “incorniciato” la scena con le loro meravilgiose opere d’arte.

Con Paola Lentini, Cristina Anello, Raffaela Contartese, Antonio Sangeniti, Eugenio Mazzitelli, Maria Domenica Speranza.